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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Ma chi sfama gli sciacalli?

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«Siamo ladri, rubiamo momenti». Chi fa questo lavoro si trova spesso a doverlo dire, quasi a giustificare un’attività che divide l’animo di un  operaio dell’immagine. Per metà lo facciamo per passione e vocazione, perché solo in questo modo possiamo sopportare una vita fatta di pioggia presa in faccia, freddo o caldo, pranzi o cene saltate e spesso veloci, ore di sonno discontinue ed una giornata che si trasforma in un cubo di Rubik. Per l’altra metà, meno nobile, lo facciamo con l’unico scopo di portare il pane a casa: siamo esseri umani, non dimentichiamolo, mangiamo e dobbiamo sopravvivere. E non dimentichiamo neanche che abbiamo pensieri e sentimenti e di certo non godiamo quando nell’oculare del nostro apparecchio, appare una scena al limite dell’umano: un bambino morto sulla spiaggia di sicuro non rende felice il cameraman che lo riprende anzi, per qualche notte gli toglierà il sonno e forse guarderà con occhi differenti i figli. Ma quel cameraman sarà felice quand