Il turismo del macabro

Inutile a dire: quando la gente sente odore di macabro, gode.
Ecco perché esiste il turismo del macabro, con visite e selfie stupidi nei posti dove accadono le tragedie.
A Bari non si ferma, nonostante il maltempo, l'ondata dei curiosi che si recano a Pane e Pomodoro per vedere il mercantile arenato, Sabato 23 Febbraio 2019. Una visita di pochi minuti e selfie spensierati e poco intelligenti, di quelli che si fanno a Pisa con la torre, tanto per dire al popolo della rete di esserci stati.
Un naufragio dalla curiosità che va oltre le Alpi con i 5 ragazzi della foto, originari di Parigi e qui per un viaggio di interscambio con una scuola barese, che hanno deciso di uscire dal percorso prestabilito per fermarsi pochi minuti sugli scogli. Niente selfie o foto ricordo per loro a differenza della coppia accanto che, con la scusa del jogging, hanno realizzato addirittura una diretta Facebook per salutare gli amici.
O degli anziani che, contravvenendo al simpatico stereotipo, hanno distolto l'attenzione dai cantieri di strada per rifugiarsi al riparo del bar ed assistere alle operazioni di soccorso.
Insomma, il turismo delle tragedie non muore mai; per i giornalisti le scene di Avetrana sono ancora fresche, quando la domenica si registrava un boom di turisti con ristoranti e B&B pieni di gente che voleva vedere i luoghi dove era stata uccisa Sarah Scazzi.
Qui a Bari, sugli scogli dove il mercantile è poggiato, i soccorsi studiano il modo di disincagliarlo e prevenire il vero rischio che potrebbe essere un riversamento di carburante. Ciò potrebbe provocare un danno ambientale al nostro mare che ci porteremo avanti per diverso tempo. C'è poco da stare allegri, anche nei selfie che la gente oggi e nei prossimi giorni, non smetterà di farsi.

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