Chi è Gianni Maddaloni

Gianni Maddaloni ha degli occhi che sembrano un lago di montagna e per quanto voglia apparire severo, incazzoso, un po' despota, ha nella realtà un cuore pieno d'amore per la sua terra (Scampia) ed i ragazzi che frequentano la sua palestra, la Star Judo Club.

In sintesi, è un buono!!!

Perché il Maestro Gianni Maddaloni, cintura nera 7 dan, insegna ai ragazzi la disciplina dello sport che diventa poi disciplina della vita; una vita sana, sincera, pura, lontana dalla camorra. Quelle vita dove, se vedi un'anziana attraversare la strada, non pensi di scipparle la pensione ma di aiutarla.

Dieci le regole che appaiono fuori dalla sua palestra:
  1. Fedeltà
  2. Coraggio
  3. Umiltà
  4. Altruismo
  5. Temperanza
  6. Rispetta gli altri
  7. Non rubare
  8. Rispetta la palestra
  9. Aiuta i deboli
  10. E potrai far parte del "clan"

Alle quali non si può sfuggire.

Diversi gli articoli che hanno parlato di lui (leggine uno), delle difficoltà di pagare le bollette (vedi il video), documentari (guarda questo) ed è stato anche tratto un film per la regia di Marco Pontecorvo con protagonista Beppe Fiorello dal titolo "l'oro di Scampia" (vedi il film su RAIPLAY).

Di lui parla il libro di Luigi Garlando "o Maè, storia di judo e di camorra" (scheda del libro).

Io l'ho conosciuto attraverso Luigi Garlando: volevo parlarci perché alla scuola Massari Galilei di Bari avrei letto il libro "o Maé" e volevo farglielo sapere. La sua voce era cordiale e sincera: ebbi i brividi per l'energia che emanava anche per telefono. Mi piaceva sapere che nel mondo, esistono ancora persone come lui.

Mi sono messo a sua disposizione da allora come giornalista. Ho scritto e mosso gli amici e colleghi della stampa per dare, ancora una volta di più, spazio alla sua anima nobile. Credo molto nell'altruismo come scrissi nel teorema del riso, perché ognuno di noi può fare qualcosa e facendola, anche piccola, aiuta il mondo intero.

Non sono mai salito sul tuo tatami ma spero vivamente di far parte, anche io, del clan Maddaloni. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Quando la violenza è frutto dell'esasperazione

Quando anche il lavoro è preteso da volontario